Recentemente, il padel ha acquisito una grande popolarità in Italia, diventando una pratica comune sia tra i professionisti che tra gli appassionati. Questo sport, nato in Messico nel secolo scorso, si gioca utilizzando una racchetta su un campo rettangolare circondato da vetri, con quattro giocatori.
Il padel richiede un’intensa attività fisica che coinvolge quasi tutti i muscoli del corpo, con movimenti rapidi e improvvisi che mettono sotto stress le articolazioni. Pertanto, gli infortuni nel padel sono piuttosto comuni, specialmente a causa di un allenamento insufficiente e di torsioni improvvise.
I traumi muscolari sono il tipo di infortunio più frequente nel padel, dovuti alla mancanza di allenamento fisico e alla tensione muscolare causata dagli scatti e dalle torsioni improvvise.
Tendinopatie alla spalla e al ginocchio sono anche comuni a causa del sovraccarico funzionale, del tappeto sintetico duro e della mancanza di attrezzature professionali.
Anche la distorsione delle caviglie è un altro infortunio comune, dovuto ai frequenti cambi di direzione e alla mancanza di attrezzature adeguate come calzature specifiche.
L’epicondilite può manifestarsi nel tempo a causa dell’eccessivo utilizzo del gomito, come nel caso del tennis tradizionale.
Come prevenire e intervenire sui più comuni infortuni del padel?
Innanzitutto occorre iniziare a giocare con un’attrezzatura adatta, per cui non si devono utilizzare scarpe progettate per altre discipline che non sostengono la caviglia nei numerosi e rapidi scatti e cambi di direzione, anche la racchetta ha la sua importanza negli infortuni legati al polso, al gomito e alla spalla. Fatevi consigliare da un esperto in base al vostro livello di gioco.
Come per tutti gli sport è importante scaldare i muscoli prima di giocare ed effettuare stretching sia prima che dopo la partita (anche se ritenuto dai più un’attività noiosa).
Poiché tutti gli infortuni del padel sono su base infiammatoria, sia acuta che sub cronica (il muscolo o l’articolazione che in modo ricorrente tende a dolere qualsiasi attività fisica svolta), alcune ricerche indicano che fornire acidi grassi ai distretti interessati dall’infortunio, oltre a determinare una diminuzione del dolore permette anche la regressione dell’infiammazione utilizzando meccanismi fisiologici del corpo e un rinforzamento del tessuto.

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